NICOLA GRATTERI

Laureatosi presso la Facoltà di Giurisprudenza all’Università di Catania, due anni dopo entra in magistratura. Impegnato in prima linea nella lotta contro la ‘ndrangheta, attualmente è uno dei magistrati più conosciuti della Direzione Distrettuale Antimafia, la DDA. Vive sotto scorta dall’aprile del 1989. Il 21 giugno 2005, il ROS dei Carabinieri ha scoperto nella piana di Gioia Tauro un arsenale di armi che sarebbe potuto servire per un attentato ai suoi danni. Nel 2009 è stato nominato Procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria. Il 18 giugno 2013 il Presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta lo ha nominato componente della task force per l’elaborazione di proposte in tema di lotta alla criminalità organizzata. Nel febbraio 2014 per il governo Renzi viene proposto il suo nome per il ruolo di Ministro della giustizia. Nel 2014 il Presidente della Commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi, annuncia la nomina di Gratteri a consigliere della Commissione. Ancora nel 2014, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi nomina Gratteri Presidente della commissione per l’elaborazione di proposte normative in tema di lotta alle mafie. Dal 21 aprile 2016 il plenum del Consiglio superiore della Magistratura, il Csm, a larga maggioranza lo ha nominato con pratica d’urgenza Procuratore di Catanzaro.
Da sempre impegnato nella diffusione della conoscenza del fenomeno mafioso, in particolar modo della ‘ndrangheta, assieme al giornalista e docente Nicola Nicaso è autore di alcuni dei più importanti libri sull’argomento. Tra queste pubblicazioni si ricordano il fondamentale Fratelli di sangue (Luigi Pellegrini Editore, 2007), La Malapianta (Mondadori, 2010), La giustizia è una cosa seria (Mondadori, 2011), Oro Bianco. Storie di uomini, traffici e denaro dall’impero della cocaina (Mondadori, 2015), L’inganno della mafia. Quando i criminali diventano eroi (Rai-Eri, 2017) e Storia segreta della ‘ndrangheta (Mondadori, 2018), che racconta le origini della ‘ndrangheta e i suoi legami con il potere attraverso la Storia d’Italia.