CHE COS’È QUELLA SOPHIA?

Hanno interrogato Diotima per chiedere chi fossero costoro, pieni di thauma, cattiva coscienza delle epoche, inutili, maestri di vita, indagatori della fede, critici dei pregiudizi, inventori di concetti, pruriginosi, specchi dell’essenza del mondo, consumati dalla fatica come Sisifo, ragionatori, scienziati della verità, teorici dello spirito, e Diotima ha risposto questo, che sono amanti, individui contraddittori, bisognosi perché mancanti di qualche cosa che solo un dio potrebbe possedere. Cos’è che Dio ha e che costoro non hanno? Cos’è che costoro amano? Cos’è che costoro vogliono? Sono dei redattori di cartoline postali, i filosofi… Cartoline che nascono in luoghi di villeggiatura, viaggiano fino a una cassetta postale ma che, pena la loro ragione d’essere, non arrivano mai alle dita indifferenti di chi preleva, legge con rapidità, ringrazia, espone, cartoline che vivono “durante il tragitto”, sempre spedite oltre, sempre rimandate, sempre in ritardo, un ritardo che potrebbe essere fatale. Sono amanti, costoro, cartoline in viaggio. Cos’è che Dio ha e che costoro non hanno? Cos’è che si deve sempre ritardare? Che cos’è quella sophia?